martedì 10 luglio 2012

L'allieva - A. Gazzola

Vi prego, vi prego, vi prego, Egregi Compilatori delle Fascette da apporre ai libri, smettetela di fare operazioni di marketing millantatrici che alzano le aspettative del lettore medio facendole tendere ad infinito quando in realtà il livello del romanzo è meno che mediocre, che gli allocchi come me ci cascano e rimangono inevitabilmente delusi e poi gli autori guardano le vendite e si credono Dei dell'Olimpo di Carta e ci propinano seguiti a non finire.

Vi prego, vi prego, vi prego, care Case Editrici, prima di pubblicare un romanzo assicuratevi che l'autore sia in possesso di una copia del dizionario dei sinonimi e dei contrari (possibilmente sgualcita, che almeno l'usura ne indica l'uso più o meno assiduo) che non se ne può più dello stesso aggettivo utilizzato per eventi, cose, persone, occhi, sguardi e situazioni. Nella fattispecie, sono tutti - tutti! - conturbanti.

Vi prego, vi prego, vi prego, cari Autori che vi buttate in pasto ai pescecani ed ai recensori della domenica, cercate di essere originali, evitate i clichès e ricordatevi che "il troppo stroppia". Nello specifico, smettiamola con la sfigatella maldestra (che non se la fila nessuno tranne il figlio del capo stronzo che ovviamente è un figaccione all'ennesima potenza) bistrattata dai superiori ma che ovviamente ha l'intuizione giusta su un caso di omicidio che le sta a cuore perchè la vittima è una sua conoscenza (l'ha incontrata nel camerino di un negozio, vogliamo mettere?!). Se poi voleste essere così gentili da evitare spiegazioni tecniche di medicina legale (appropriatissime) alternate a dialoghi di gran spessore farciti di imprecazioni e parolacce (molto meno appropriate), paragoni dal discutibile spessore e citazioni di grandi marche ogni tre parole, allora saremmo davvero a cavallo.

Ecco servito quindi il libro in questione. Se riuscite a sorvolare su quanto sopra esposto, allora non sarà così terrificante e riderete di gusto. Forse non per le cose che vorrebbe la Gazzola, ma tant'è...

0 commenti:

Posta un commento