mercoledì 25 luglio 2012

Il freddo modifica la traiettoria dei pesci - P. Szalowski

E' una mattina qualunque in un quartiere residenziale di Montreal. Julie, ballerina in un night, saluta l'ennesimo amore durato una sola notte. Il giovane Alex, dai gradini della casa di fronte, la spia con il cuore e gli ormoni in tumulto. Boris, ricercatore russo, solo nel suo studio come ogni giorno, traduce in astrusi diagrammi le traiettorie tracciate dai pesci che nuotano nel suo acquario. Michel e Simun, innamorati da più di dieci anni, non hanno ancora trovato il coraggio di smettere di nascondersi. Un ex poliziotto e la moglie annunciano al figlio undicenne la decisione di separarsi. Ma una implacabile tempesta di ghiaccio si abbatte sulla città. E in soli tre giorni, tutto cambia.

Se dalla trama vi sembra un libro terribilmente prevedibile e buonista, non state sbagliando. A Montréal, tre giorni di maltempo raddrizzeranno le sorti di nove persone: la bella Julie che apre la porta in vestaglia, l'ossessionato immigrato cervellone russo, la coppia omosessuale che non osa fare outing, il teppistello del quartiere con padre fallito, la famiglia della mulino bianco madre-padre-figlio che si disgrega con la separazione dei genitori.

Ovvio che il mio personaggio preferito è il nerd Boris e ovvio il mio odio verso i tempi verbali ogni tanto al presente ogni tanto all'imperfetto (effetto non voluto, secondo me. O quanto meno non sempre). Ma promuovo la lettura: c'è lieto fine per tutti come piovesse...eogni tanto è bello pensare che qualunque cosa possa aggiustarsi.

E se ogni tanto
ci concediamo un attimo di tregua
e ci annulliamo
all'ombra delle favole,
che male c'è?[cit.]

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