lunedì 18 giugno 2012

In verità meglio mentire - K. Gier

Primo passo nella chick-lit di marchio tedesco. Avrei fatto meglio a rimanere dov'ero!

Come al solito mi sono fatta fregare da una trama davvero curiosa - la protagonista è molto intelligente, dettaglio diverso dalla solita donna in carriera il cui primo particolare descritto è la bellezza - e da una scrittrice che ha già dato prova di grande ironia.

La protagonista è Carolin, venticinquenne dal QI elevato, numero di amicizie inversamente proporzionale, plurilaureata, maga con i numeri, ottima musicista, freak all'ennesima potenza, vedova del padre del suo ex fidanzato.

Fine.

No, perchè davvero non accade nulla. E' tutto scontato, banale, decisamente poco caustico. Se in Germania la Gier ha spopolato con libri di questo calibro, se ne deduce che i tedeschi abbiano un pessimo senso dell'umorismo.

Bocciato con veemenza.

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